La pizza
Come già accennato su Facebook e Google+, eccovi una tutta nuova rubrica culinaria, nella quale vi racconterò passo per passo i procedimenti per preparare una gustosa ricetta, ogni volta differente. Questa rubrica la volevo aprire con un post dedicato alla pizza.
- 1kg di farina 0
- 600 ml di acqua
- 20 gr di sale
- 7 gr di lievito di birra
- un cucchiaio di zucchero
- 40 gr di olio extravergine+ q.b. per la teglia.
Allora...iniziate prendendo una ciotola e cacciateci dentro gli ingredienti nell'ordine riportato sopra. Il sale discioglietelo nell'acqua. Io mi sono comprata il pomeriggio stesso gli ingredienti che mi mancavano, convinta di avere il lievito. Dico a Demmy: "In effetti quel lievito l'abbiamo comprato secoli fa, ma il lievito è una muffa, quindi non dovrebbe fare la muffa: muffa non fa muffa, giusto?"
Dunque, sono andata a cercare cosa è un lievito e ancora non l'ho capito. Ho capito solo che è un fungo, come la muffa ma che non è muffa. E in effetti....
Ha fatto la muffa. Corro a prendere anche il lievito e mi preparo per rendere la cucina il solito campo di battaglia: farina e schizzi di salsa ovunque. Dove eravamo rimasti?
Ha fatto la muffa. Corro a prendere anche il lievito e mi preparo per rendere la cucina il solito campo di battaglia: farina e schizzi di salsa ovunque. Dove eravamo rimasti?
Ah sì, tutti gli ingredienti nella ciotola. Iniziate a impastare con le mani, riunendo tutti gli ingredienti. Attenzione, se vi restano più appiccicati sulle mani che uniti insieme, tipo così (vedi foto) è normale, aggiungeteci altra farina.
Quando tutti gli ingredienti saranno più o meno uniti tra loro, rovesciate il contenuto sul piano di lavoro della cucina e iniziate a impastare, con olio di gomito e violenza inaudita. Impastate finché non otterrete una bella palla, liscia e non appiccicosa (mettete la farina sul piano e sulle mani), rimettetela nella ciotola, copritela con uno straccio pulito e mettetelo in forno spento con la luce accesa. Io non ho il forno con la luce, ho tenuto la luce della cucina accesa. Però mi ricordo che una volta quando ho fatto il pane, mi hanno fatto mettere l'impasto per terra in una stanza luminosa e ben arieggiata. Quando ho fatto questo impasto era quasi buio, era inutile sperare nella luce naturale. Comunque deve stare circa due ore, magari anche più a lievitare, quindi nel frattempo fatevi i fatti vostri, andate a fare la spesa, studiate, fatevi la manicure. L'ultima volta che sono andata a fare la spesa, lasciando qualcosa nel forno a lievitare mi ricordo che quando sono tornata ho trovato un blob che voleva esplodere nel forno! Comunque, dovrebbe raddoppiare di volume in queste ore la vostra pasta, la mia non ha lievitato tantissimo, ma comunque è diventata pronta all'uso.
Quando tutti gli ingredienti saranno più o meno uniti tra loro, rovesciate il contenuto sul piano di lavoro della cucina e iniziate a impastare, con olio di gomito e violenza inaudita. Impastate finché non otterrete una bella palla, liscia e non appiccicosa (mettete la farina sul piano e sulle mani), rimettetela nella ciotola, copritela con uno straccio pulito e mettetelo in forno spento con la luce accesa. Io non ho il forno con la luce, ho tenuto la luce della cucina accesa. Però mi ricordo che una volta quando ho fatto il pane, mi hanno fatto mettere l'impasto per terra in una stanza luminosa e ben arieggiata. Quando ho fatto questo impasto era quasi buio, era inutile sperare nella luce naturale. Comunque deve stare circa due ore, magari anche più a lievitare, quindi nel frattempo fatevi i fatti vostri, andate a fare la spesa, studiate, fatevi la manicure. L'ultima volta che sono andata a fare la spesa, lasciando qualcosa nel forno a lievitare mi ricordo che quando sono tornata ho trovato un blob che voleva esplodere nel forno! Comunque, dovrebbe raddoppiare di volume in queste ore la vostra pasta, la mia non ha lievitato tantissimo, ma comunque è diventata pronta all'uso.
Ora arriva la parte divertente: scegliete quale teglia usare, questi ingredienti fanno quattro pizze rotonde standard, ma io ho usato due teglie rettangolari giganti, quindi l'ho divisa in due. Adesso sto per dire un'eresia, ma per una parte la pasta l'ho stesa col matterello. D'altronde non sono capace di modellare la pizza lanciandola in aria e facendola girare come un derviscio, quindi mi sono accontentata di quello che avevo. Ho cercato di stenderla in modo uniforme, tenendo i bordi un po' più alti; oliate la pentola e stendeteci la pasta, poi buttateci sopra la salsa (io per le due giga pizze ho usato metà bottiglia) salata e pepata (Demmy mi ha consigliato anche leggermente zuccherata, per correggere l'acidità) e la mozzarella per pizza tagliata a cubetti. Ecco...giallo zafferano dice di metterla a metà cottura, ma dà anche un tempo indicativo, un po' impreciso. Il risultato è che la mia prima pizza aveva la mozzarella bruciacchiata, la seconda era perfetta, perché Demmy ha preso in mano la situazione, ha tagliato a dadini la mozzarella, l'ha rotolata nel grana grattugiato e l'ha messa nel forno preriscaldato a 180 gradi nel ripiano più basso.
Quando la crosta diventa quasi dorata è ora di togliere la pizza dal forno.
Ed ecco qui la mia pizza:
Beh, non sarà quella bassa e croccante del ristorante, ma il risultato è comunque molto buono. Forse però la prossima volta dimezzo un po' le dosi, perché due enormi teglie di pizza per due persone mi sembra troppo: il giorno dopo ho mangiato pizza a colazione, a merenda (il pranzo l'ho saltato, ovviamente) e a cena. Poi finalmente è finita. Ora per un po' basta pizza, ma sono già carica per raccontarvi un'altra ricetta buona buona!
Quindi alla prossima!:)