Garfield - Pooky
Mi sono trasferita da Bergamo a Trieste, lasciando la mia famiglia e la me-bambina. Purtroppo la me-combinaguai mi ha seguita e ogni tanto devo farci i conti e ammettere che è la parte di me che preferisco perché mi fa sempre parecchio ridere.

sabato 17 settembre 2016

Giorno 37- Sonetto all'estate

Sonetto all'estate

Settembre è iniziato
l'autunno è alle porte
il caldo non è andato
siam ancora in braghe corte


Mi scuso ben tosto
gentili lettori
che nel mese di agosto
nessun post è uscito fuori

coi pensieri fissi
mi appresto a voi narrar
ciò che nel mese vissi
s'ei piace ascoltar

Non perdiam tempo, una cosa sto per dirla
chi scrive questo post è una grandissima p......!
 :)


Ben tornati nel blog, miei cari lettori. Come accennato nel mio adorabile sonetto inglese, non ho avuto tempo di scrivere alcun post durante agosto e queste prime settimane di settembre.
Vi posso dire che è stato un mese davvero pienissimo e ricco di avvenimenti, in cui si sono avvicendate emozioni contrastanti. Cercherò di andare con ordine ed essere stringata, anche se uscirà un post lunghissimo pieno di aria fritta.

Dunque, prima cosa che mi ha impedito di vivere è stata la decisione (ahimè, mia) di cambiare la cucina. Non l'avessi mai fatto: smontando la vecchia cucina un pezzo di intonaco è caduto rovinosamente, svelando alle sue spalle un bellissimo muro in pietra, che è stato prontamente decretato il tipo di muro che volevamo. Peccato che il riportarlo alla luce non sia stato fatto altrettanto prontamente, visto che ho dovuto farlo da sola, con le mie mani molli. Vi dico solo che, oltre a un paio di ore di radio, mi sono ascoltata ben due audiolibri durante le mie giornate di lavoro.
In tutto questo mi sentivo un po' come in the sims, quando la barra del comfort è rossa e lampeggia, perché vuol dire che non ti trovi bene nell'ambiente in cui sei. Non potevo biasimarmi, era tutto impolverato, la cucina non c'era più,  mangiavo solo noodle precotti e insalata con uovo strapazzato. In più la cucina doveva essere terminata in fretta perché il 12 agosto sarebbe arrivata mia mamma e più staccavo pezzi di intonaco e più vedevo la fine dei lavori lontana e la cosa mi demoralizzava assai, perché dovete sapere...

(qui inizia un nuovo capitoletto)

...Che il 12 agosto sarebbe stata la prima volta che mia mamma metteva piede su suolo triestino e finalmente avrebbe visto la mia casa e io ci tenevo moltissimo...ma davvero volevamo mostrarle il disastro che c'era?
Ad ogni modo, in qualche maniera mia madre è riuscita a rimanere ospite a casa mia 10 giorni, senza essere mangiata dal cane e vivendo una situazione di tranquillità, sebbene la prima notte abbia dormito nel lettone con me, perché Demmy nel frattempo sistemava la cucina e non voleva disturbarla, facendo avanti e indietro da Narnia (il nostro sgabuzzino magico).
Insomma, a cucina (semi-) terminata abbiamo fatto tantissimi giri, uno dei quali in Croazia, passando per una strada da panico (no, davvero, ho avuto un attacco di panico!) per i boschi sloveni e intrufolandoci involontariamente col 600 nel giardino di una normale famigliola slovena intenta a fare il barbecue. La cosa che mi ha stupita molto è che avessero un mulo in giardino! Comunque, glissiamo sull'argomento.
Era una pacchia, stare con mia mamma:  passeggiate, giri turistici, cene fuori, mare, sole, giochi di carte e poi lei fa amicizia con tutti, persino con il cane e con la vicina, con il quale si sono scambiate chiacchiere e ricette. Un'altra cosa che ho apprezzato moltissimo è che mi faceva trovare il pranzo pronto quando...


...tornavo dal lavoro. Eh sì, perché oltre a insegnare in quella scuola di casi umani  che amo (dai quella che conoscete, quella coi calciatori, su), a inizio maggio avevo chiamato anche il proprietario dell'hotel da cui andavo l'anno scorso a servire colazioni, ricordate? Se non ricordate cliccate qui per vedere il post a cui mi riferisco. Beh,  l'avevo chiamato per chiedergli, siccome non ci sono molte lezioni durante l'estate, di assumermi per qualche settimana, giusto per arrotondare; lui mi aveva detto che probabilmente non avrebbe avuto bisogno di me, perché avrebbe preso una stagista e indovinate? Un giorno di agosto mi chiama dicendomi che aveva bisogno di me e che, se volevo, potevo iniziare...il 12 agosto! "Ma questo è un Malocchio!", direbbe il caro e compianto Gene Wilder nei panni del dottor Frankenstein (si pronuncia Frankensteen! ;) )
Eh già, ho lavorato per tutto il periodo in cui c'era qui la mia mamma e oltre. (S)fortunatamente lavoravo solo dalle 6 alle 12, così che sono potuta rimanere del tempo con la mia ospite, che non vedevo l'ora da mesi che venisse qui. Mia mamma fa le valigie e se ne va, ma al suo posto...


...arrivano mamma e sorella di Demmy. Tante gite, tanta gente in casa e tanto cibo e relax.  Inutile dirvi che nemmeno in questo periodo sono riuscita a studiare, anche se sentivo lontano lontano la vocina che diceva: "Esaaaamiiii". Il giorno in cui sono andate via ho iniziato a recuperare i libri da studiare, ma ho avuto il sentore che fosse troppo tardi, quindi sono rimasta una settimana a lavorare nell'hotel e basta, finché un martedì, tornando dal lavoro...


...prepariamo le valigie e scendiamo a Bergamo, perché il giovedì ci sarebbe stato il matrimonio di mio cugino. Il nostro progetto era di rimanere sei giorni, io da mia mamma, Demmy dalla sua e fare i nostri giri, scomodando l'altro solo per visite ufficiali. Molto princess Diana, vero? Il matrimonio va bene, mi vesto elegante, Demmy mi sistema l'acconciatura (sì, non sono capace di tenere i miei capelli in ordine e sì, lui è più bravo di me quando si tratta della cura di sé) mangio come un bue e la notte vomito la cena a portate, dal gelato a ritroso fino al primo antipasto. Ce lo si doveva aspettare, maledetta golosa che sono. Fine della fiera, torniamo a Trieste con due valigie, il cane, due piante nuove, un nuovo paio di scarpe, un nuovo completo da uomo e...due aspirapolvere. Inutile dirvi che non so come siamo riusciti a portare a casa Cora senza appenderla sul tettuccio del 600!


Ad ogni modo eccomi qui, con l'ansia da esame che ho deciso qualche giorno fa di dare e che ho quasi finito di studiare. Con la consapevolezza che basta volere le cose per realizzarle e che un nuovo anno scolastico e accademico stanno per iniziare e che quindi io tornerò nei miei panni da studentessa e insegnante. Nuovo anno scolastico, nuova vita: i buoni propositi non sono tantissimi, ma da insegnante prometto che mi impegnerò a preparare le lezioni con largo anticipo e da studentessa che studierò con altrettanto anticipo per gli esami successivi  e da blogger mancata prometto a voi, pochi ma fedeli lettori, che pubblicherò post più spesso, giusto per tenervi aggiornati sulle mie peripezie. Stasera c'è l'Oktober Fest in Viale tra l'altro, se Demmy accetta di seguire il mio piano, questo potrebbe essere lo spunto per un prossimo ipotetico, divertentissimo post!

Bau.