Garfield - Pooky
Mi sono trasferita da Bergamo a Trieste, lasciando la mia famiglia e la me-bambina. Purtroppo la me-combinaguai mi ha seguita e ogni tanto devo farci i conti e ammettere che è la parte di me che preferisco perché mi fa sempre parecchio ridere.

domenica 17 aprile 2016

Giorno 29- Memorie di una studentessa rediviva

Memorie di una studentessa rediviva

Finalmente, dopo ormai oltre cinque mesi dalla mia laurea, sono tornata a studiare. Cinque mesi.
Rapportato alla mia situazione universitaria, quei cinque mesi assumono il peso di circa due secoli, ma pensando poi che come lavoro faccio la tutor di lingue, mi sembro ancora una novellina, come se quella laurea fosse un brufoletto  appena comparso, stampato sul volto immacolato di una studentessa che decide di insegnare.
Ad ogni modo, il mio mood da studentessa è tornato dall'oltretomba, più carico e vivo di prima. 
La mia voglia di studiare è tornata in vita, come questa povera donna che, creduta morta, è stata sepolta e  una sera, dopo essersi svegliata dalla morte apparente, se ne è uscita tutta baldanzosa dalla tomba per andare a trovare i suoi parenti. La sua lapide dice: "Visse una volta, fu sepolta due volte"

Un'altra considerazione che mi viene da fare pensando al mio nuovo lavoro è il fatto che ora che ho ripreso a studiare per me e non per gli altri,  vedo lo studio dalle due sponde del fiume: da un lato ci sono io che muovo la manina, dando ai miei studenti compiti e cose da studiare con una faccia allegra ma piena di scadenze; dall'altro ci sono sempre io, con una pila di libri fra le braccia, che cerca di salutare l'altra me cercando altresì di non cadere nel fiume dello studio, anche io con la stessa espressione dell'altra me. Ora arriva il colpo di scena, tenetevi forte...fino a qualche giorno fa le due me erano separate dalle acque scroscianti, si vedevano, e si parlavano ma niente di più. Ora è stato costruito un ponte, che le due attraversano per aiutarsi a vicenda: ho riscoperto il piacere dello studiare in modo approfondito, come se ogni volta dovessi rispiegare l'argomento a qualcuno e renderglielo chiaro e, dall'altro lato, mi sono accorta di quanto sia facile imparare insegnando; è una sorta di do ut des, tu dài nozioni e loro in cambio di danno delle condizioni umane che ti fanno riflettere e che ti insegnano a gestire i rapporti con gli altri.
Non mi sento di dilungarmi oltre con questo post, così breve ma così ricco di significato per me, quindi vi saluto, con ogni parte di me, che sia al di qui o al di lì di chissà quale fiume e vi lascio con la foto del mio "piano di lavoro" su cui ho studiato ieri, perché mi sembra una foto alquanto esplicativa della mia situazione mentale e reale.
Da notare il rotolo di carta forno usata come carta trasparente per ricalcare le cartine geografiche. Un buono studente universitario si ingegna con gli strumenti che ha. Ho detto tutto.