Garfield - Pooky
Mi sono trasferita da Bergamo a Trieste, lasciando la mia famiglia e la me-bambina. Purtroppo la me-combinaguai mi ha seguita e ogni tanto devo farci i conti e ammettere che è la parte di me che preferisco perché mi fa sempre parecchio ridere.

giovedì 17 settembre 2015

Giorno 10- Looking for a job pt. 4...La svolta!!

La svolta!!- Servizio colazioni in un hotel

Ebbene sì miei cari, finalmente siamo arrivati a una svolta: questa settimana sono passata dalla nullafacente totale a tre lavori i cui orari si incastravano alla perfezione. Oggi vorrei parlarvi di quello che faccio ogni tanto la mattina dalle 6 a oltranza in un hotel. Semplicemente faccio servizio colazioni: arrivano orde di tedeschi affamati e io li nutro sorridendo ma svolgendo velocissimamente il mio lavoro di tuttofare. Io apparecchio, sparecchio, prendo ordinazioni, preparo le cose da portare fuori, spazzo, lavo, faccio i caffè (i cappuccini li faccio ma da sola ancora non mi permettono di farli, ho problemi nello scaldare il latte!) ecc. La cosa snervante del lavoro è che questi tedeschi affamati sono davvero molto affamati e vanno matti per il caffè americano. Ora: spendono un bel po' per la colazione e si bevono acqua sporca, quando hanno compreso nel prezzo caffè e cappuccini di quelli buoni, quelli che gli italiani sanno fare molto bene. Io non sono appassionata di caffè, anzi proprio non mi piace, ma secondo me dovrebbero bere più bevande fatte come si deve. In effetti mi è stato fatto notare che magari non sono abituati ai sapori forti, specialmente di mattina e che quindi è difficile apprezzare l'espresso se hai sempre bevuto acqua e polverina. Ad ogni modo per me è la prima volta che svolgo attività di cameriera e mi sono sentita dapprima molto spiazzata, tanto che mentre mi spiegavano le cose pensavo tra me che non sarei mai riuscita a fare questo lavoro, troppe cose difficili da memorizzare, ma poi mi sono rimboccata (letteralmente) le maniche della mia camicetta bianca e sono partita quasi a razzo e oggi, dopo il secondo giorno di prova, posso dire che mi trovo davvero bene lì, che anche se devo svolgere in tutta fretta ogni tipo di mansione sono molto pazienti con me che non ne so molto e che uno dei pochi lati negativi è che devo svegliarmi a un orario indecente per essere operativa alle 6.
Molti mi dicono che spesso sono insicura e che non ho consapevolezza delle mie capacità, ma con questa nuova esperienza mi sono accorta che io posso fare moltissime cose, se mi vengono spiegate adeguatamente, anche se ogni tanto la cavolata la faccio comunque: ad esempio mi è stato detto di tagliare la torta in dodici fette, continuando le linee fatte dalla mia collega. Io mi sono confusa e ne ho tagliate quindici, non solo più fette del previsto ma pure dispari! Ok, come primo compito è andato male, mi rifarò col prossimo: "riapparecchia quel tavolo", mi dicono. Beh non può essere così difficile forchetta a sinistra, coltello a destra e via, pronto! Forse...no ma che fai? Ah il piattino del cappuccino deve essere dritto. Ah il cucchiaino verso l'esterno. Sì ok, ho capito, il prossimo tavolo sarà immacolato.
Ieri c'era invece moltissima gente e quindi, dopo aver imparato con pazienza dove mettere quale posata e come sistemare alla perfezione il tavolo è iniziato il delirio: dovevo solo apparecchiare con tovaglia e tovaglioli, senza pensare al dettaglio e passare zigzagando velocemente tra dei vecchietti che camminavano strisciando i piedi a una velocità di crociera che potremmo definire "Sei fermo come un iceberg ma molle come un biscotto nel latte", ovviamente senza rovesciare loro addosso roba bollente lasciata da un altro nonnetto imbalsamato. Quando partivano dal fondo della sala per uscirne io facevo in tempo a sparecchiare tre tavoli, riapparecchiarli e fare un caffè e portarlo alla signora e loro erano ancora a metà. Non che la stanza fosse grande, era per dirvi che erano loro il problema! Vi dico solo che nelle prossime notti sono sicura che sognerò i tedeschi in una coda chilometrica che gridano "Kaffeeeeee!!" indicando quell'acquetta putrida dell'americano che finiva ogni dieci minuti. Un signore, stavolta italiano, ha chiesto sia a me che a un'altra ragazza il perché non ci fosse prosciutto crudo né salmone, arrabbiandosi perché aveva pagato un "patrimonio" e non aveva nemmeno il salmone da spizzicare...alle 8 di mattina...e a mezzogiorno che ti mangi, scusa? Giovanni Storti direbbe "Topi morti"
Da Tre Uomini e una Gamba
Un altro uomo, nel suo imperfetto inglese voleva un tavolo per due, io al centro della ressa gli ho risposto quanto più garbatamente possibile che erano tutti apparecchiati per due i tavoli e che poteva sedersi a questo, alla mia destra. Vedendolo titubante gli chiedo se avevo capito quello che intendeva e lui mi risponde con un secco no, che a ripensarci mi fa venire i nervi, perché sembrava un bambino viziato: lui non voleva sedersi in un tavolo attaccato ad altre due persone per fare colazione, lui voleva QUEL tavolo...quello già occupato. Io lo guardo con fare interrogativo e gli faccio capire solo con lo sguardo che ha risolto da solo l'arcano, quel tavolo è occupato, come tutti gli altri tavoli della sala, quindi o ti siedi a questo e mangi con di fronte tua moglie senza preoccuparti di sbagliare a fare piedino e farlo alla moglie del vicino di posto, oppure mangi in piedi. Scegli tu, io non posso usare l'idrante con gli ospiti per farli spostare, mi piacerebbe in realtà usarlo contro di te, ma continuo a sorridere mentre il mio idrante mentale ti sta cacciando fuori dall'hotel con un getto potentissimo!
Che dura la vita di una polpetta con le gambe che cerca lavoro! Però mi sto divertendo tantissimo anche se ogni tanto arrivo a casa un po' troppo stanca e mi addormento ogni volta che mi fai appoggiare in qualsiasi posizione a qualcosa di morbido! Nel prossimo post vi parlerò del mio secondo lavoro, quindi restate sintonizzati!



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